Le ragioni per cui le aziende decidono di migrare il loro sistema informativo sul Cloud, attraverso un software producer di rilievo internazionale come SAP, sono ormai note agli esperti di settore. È importante, però, che ciò venga compreso da ogni persona in azienda, a qualsiasi livello e con qualsiasi ruolo, e non solo da CEO e Innovation Manager, poiché l’adozione di un nuovo ERP è un momento – a volte un vero e proprio turning point– che impatta mindset e modus operandi di ogni dipendente in azienda.

La spinta all’innovazione va ricercata nel desiderio di essere competitivi sul mercato, ma in maniera intelligente e sostenibile, e il processo di migrazione è un’opportunità da cogliere con consapevolezza e preparazione, per raggiungere un’ottimizzazione fluida di ogni processo aziendale, organizzativo e produttivo.

Durante lo switch di platform, ogni procedura viene vagliata secondo i criteri di agilità, efficienza e scalabilità, al fine di essere ottimizzata o sostituita. Questo perché la ridefinizione dei processi aziendali rivede anche, e a volte soprattutto, quelli che sono gli aspetti di collaborazione tra le persone, la comunicazione e lo scambio delle informazioni tra le varie divisioni.

Quando si parla di migrazione in Cloud, i temi della competitività e della sostenibilità allargano il bisogno di integrare nuove soluzioni per rispondere, in modo concreto, ad un rinnovamento globale di processi, prodotti e clienti, con analisi avanzate dei dati disponibili (Advanced Analytics e Planning integrato) e attraverso la capacità di gestione di un processo Customer-Centric e Product-Centric (customer experience avanzata).

L’obiettivo di una migrazione in cloud è la volontà di un’impresa di sostenere il ritmo dell’innovazione attraverso modelli di architetture aperte che si integrino e si estendano con semplicità per far evolvere il business, focalizzando l’attenzione sulla definizione di nuovi modelli e sfruttando, attraverso il cloud, il meglio di quanto messo a disposizioni dalle piattaforme e dagli hyperscaler di riferimento (SAP, Microsoft, Google, AWS, IBM e player locali)

Per farlo è possibile utilizzare le Cloud Solution di SAP per le aree di Advanced Analytics, Integrated Planning, Supply Chain & Networks e Customer Experience in cui Altea UP inserisce il proprio Know How con gli Innovation & Industry Packages, le proprie Intellectual Property qualificate SAP e attraverso le personalizzazioni integrabili con i servizi della Business Technology Platform. Servizi di integrazione e di automazione di processo sono fondamentali per creare e supportare il nuovo business model e diventano quindi contestuali ad una migrazione Cloud che sostenga il viaggio verso l’Intelligent Enterprise.

È indispensabile delineare la Roadmap tenendo conto della sostenibilità delle attività nel tempo, per non arrecare danni organizzativi e produttivi all’azienda, attraverso un percorso evolutivo incrementale che individua gli elementi di vero valore per l’azienda, ad esempio intervenendo su alcuni processi estesi (come il tema della Digital Supply Chain o pianificazione sincronizzata).

Ma come scegliere la soluzione migliore per la propria azienda?

Anni di esperienza progettuale hanno portato Altea UP a riconoscere quattro punti di analisi per comprendere quando e come iniziare una migrazione in cloud.

  • Il primo, quello della consulenza, conduce per mano i clienti all’interno di scenari ibridi sempre più complessi, con strumenti di Process Intelligence (ad esempio Assessment ad hoc) che fanno emergere punti critici aziendali da migliorare, siano essi legati ai processi o al coinvolgimento e alla performance dei dipendenti. Si tratta di utilizzare gli strumenti messi a disposizione da SAP (come Readiness Check e Process Intelligence che introducono elementi di Process Mining integrato) o offerti da Altea UP (come il GOUP Assessment che fornisce un’analisi approfondita e, ove necessario, un test drive del sistema demo in SAP/S4HANA sul Cloud) e non sprecare le opportunità messe al servizio dell’azienda. Per far emergere le reali necessità dell’azienda al fine di valutare al meglio i processi e i punti critici, Altea UP ha sviluppato una metodologia chiamata Value UP Journey in grado, attraverso un approccio multidisciplinare esteso, di migliorare l’efficienza generale attraverso analisi di dettaglio e un coinvolgimento attivo del people aziendale. Arrivare preparati alla fase di studio sulla fattibilità dell’intera operazione attraverso una partecipazione attiva e collaborativa dell’azienda cliente con il partner tecnologico scelto, è fondamentale per valutare la portata del cambiamento in azienda e strutturare poi il percorso di migrazione in Cloud in modo coerente. Ulteriore passaggio, da governare in modo preciso in questa delicata fase di discovery, è la gestione di dati aziendali, dati storici e anagrafiche per la migrazione sulla nuova Platform e la gestione di data warehousing per gli Analytics, oggetto di migrazioni più complesse.
  • Il secondo, riguarda la definizione di key user per generare consapevolezza all’interno dell’azienda e diffondere il giusto mindset, che precede e segue ogni processo di innovazione tecnologica in quanto capace di sostenere il cambiamento (sia di processo che tecnico) e attuare la vera innovazione. Si individuano due tipologie di figure chiave del progetto in grado di gestire, da un lato, il profilo HUMAN, al fine di guidare il cambiamento e facilitare eventuali resistenze psicologiche e/o operative, e dall’altro il profilo TECH, valutando gli impatti del percorso di rinnovamento in relazione a processi consolidati.
  • Il terzo punto rileva la valutazione del proprio modello di business in relazione alle opportunità offerte dal cloud. Basti pensare al concetto di servitization, il passaggio dal proprio prodotto come asset principale ad un insieme di servizi a contorno che ne ridefiniscono la forma e l’offerta stessa o alle logiche di Collaborative Network e ai servizi di Technology Business Platform (come ad esempio RPA per l’automazione di processo). L’offerta Rise UP e Rise with SAP introducono proprio questi nuovi concetti partendo da una ridefinizione del core ERP ed estendendo il potenziale di innovazione.
  • Quarto e ultimo punto, la necessità di valutare il proprio landscape tecnico per supportare estensioni o integrazioni di soluzioni innovative insieme ai cambiamenti conseguenti la sua complessità (distribuzione geografica dei sistemi, numero di integrazioni con terze parti, policy interne restrittive) o il grado di personalizzazione del sistema. In questa fase, attraverso una corretta analisi di processo e l’utilizzo di strumenti idonei, è possibile minimizzare l’impatto del nuovo facendo emergere nodi nevralgici su cui intervenire in modo tempestivo.

La considerazione di variabili come la complessità generale del landscape operativo, la particolarità o criticità di alcuni processi o sistemi che ne fanno parte, devono essere ragionati anche in funzione del ROI – ritorno dell’investimento- e della valutazione di costi di gestione nel tempo, adattabilità a nuovi scenari e capacità di integrazione presente in azienda.

In funzione di queste variabili si passa poi ai percorsi tra cui è possibile scegliere per delineare l’approccio più idoneo. Quando parliamo di passaggio al Cloud, intendiamo svariate opportunità come PRIVATE CLOUD (in forma simile all’on-premise), HYBRID CLOUD, PRIVATE CLOUD (in forma AS A SERVICE) e PUBLIC CLOUD.

Un approccio conservativo – PRIVATE CLOUD personalizzato– che porta a gestire migrazioni definite “tecniche” e quindi con un impatto generale minore, che non sono di certo una limitazione, ma devono essere viste come un primo tassello evolutivo per aprire la strada al vero percorso di trasformazione aziendale human–tech proprio di una Intelligent Enterprise.

Questo approccio vede anche la possibilità di mischiare elementi on-premise ed elementi Cloud in un HYBRID MODEL, in cui si va ad estendere il raggio di azione del cambiamento introducendo o trasformando alcuni elementi del landscape, unendo le componenti che si ritengono critiche in un ambito on-premise con soluzioni cloud che portano innovazione di processo e abilitano all’integrazione dei sistemi.

L’approccio più innovativo e standardizzato è il modello PRIVATE CLOUD gestito da SAP o il PUBLIC CLOUD a puro servizio, nei casi in cui esiste una copertura completa dei requirement del cliente. Il vantaggio di un approccio aperto all’innovazione permette di sfruttare tutti i servizi cloud, in cui le soluzioni, che estendono il core ERP, diventano funzionali alla crescita aziendale e sono direttamente relazionate a temi di gestione dell’infrastruttura e dei servizi in divenire nel tempo, proprio in un processo di costante innovazione. Rise UP e Rise with SAP rappresentano proprio questa offerta offrendo servizi “al servizio del cliente”.

Ed è proprio con l’esperienza del partner che si può “normalizzare” e indirizzare una serie di next practice – i modi migliori per combinare e mettere in rete le capacità che cambiano l’equazione del valore di un’organizzazione – per un percorso di trasformazione personalizzato che tenga conto delle esigenze di ogni realtà, siano esse più legate a temi di pianificazione finanziaria e/o operativa, di Customer Experience o di prodotto in relazione alla Supply Chain.

Con tutte le componenti che abbiamo condiviso PROCESS-HUMAN–TECH, mettendo in gioco i migliori strumenti e l’expertise di Altea UP e dell’universo olonico di aziende di Altea Federation, è possibile iniziare un percorso di innovazione digitale con l’obiettivo di una migrazione in Cloud di successo per essere una Intelligent Enterprise competitiva, resiliente e sostenibile.

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