Si è parlato molto di come gli avvenimenti socio-economico- culturali recenti abbiano influenzato numerosi settori, modificandone regole e strutture. E la moda, si sa, è un incubatore di trend culturali capace di riflettere usi, costumi e sentimenti dei consumatori, che invitabilmente modificano la direzione del business e le esperienze offerte all’utente finale.
Parliamo di progettazione dei materiali, utilizzo delle tecnologie CAD per la modellistica, ideazione e progettazione di capi per le macchine industriali 4.0; costruzione di avatar virtuali per le applicazioni nel metaverso, design degli accessori virtuali, camerini virtuali, software per la raccolta e la storicizzazione di Big DATA che se da un lato hanno l’innovazione come KPI dall’altro ricercano la sostenibilità.
La pervasività del digitale modifica l’iter produttivo e il ciclo di vita del prodotto e obbliga le aziende a confrontarsi con piattaforme di condivisione, machine learning, marketing predittivo, e in genere con processi che necessitano di una solida cultura digitale, basti pensare alle nuove piattaforme di produzione sartoriale che progettano virtualmente forme e modelli senza sprecare materiali, migliorando l’impatto ambientale dell’azienda, oltre a quello economico. La sostenibilità rimane un ambito prioritario per le aziende del fashion, insieme all’innovazione tecnologica. C’è chi si muove sulla strada del phygital, chi investe sui social, chi crea app proprietarie dei singoli brand, che oltre a permettere di visualizzare cataloghi e acquistare prodotti, offrono esperienze emozionali attraverso realtà aumentata e chi ricerca l’integrazione totale per assicurarsi processi fluidi.
Le priorità su cui investire oltre a riguardare gli e-commerce, vere e proprie piattaforme digitali esperienziali che consentono al cliente di scegliere il prodotto preferito o di accedere ad un mondo virtuale con le forme di un avatar e ormai punte di un iceberg omnicanale, si orientano su scelte consapevoli e lungimiranti che guardano al “back-end”, intendendo quell’insieme di processi e architetture di dati funzionali e integrati che permettono modalità innovative di produrre, gestire e comunicare e che convertono flussi aziendali in efficaci modelli di business con ridotti time to market.
In questo scenario i touchpoint fisici, sostenibili e digitali coesistono e sono perfettamente mixati in un continuum relazionale, con una gestione intelligente dei dati, come ad esempio l’impiego della tecnologia RFID, che negli ultimi anni ha avuto una drastica riduzione di costi e un aumento della semplicità d’uso, diventando il metodo più diffuso di tracciamento della merce e gestione del magazzino.
LuxryUp, company acquisita nel 2022 da Altea UP, con la sua expertise sulle piattaforme SAP per il mondo del Fahion & Luxury, si pone l’interessante sfida di coinvolgere le big company della moda nel mondo SAP per la parte di ciclo passivo (dati di base, produzione, procurement, ecc…) grazie ad applicazioni a supporto sviluppate su esigenze di personalizzazione dei brand per spingere l’adozione di piattaforme uniche e integrate.
Paolo Novara, Ceo di LuxryUp, in una recente intervista rilasciata a Digital360 dice “La maggior parte dei grandi gruppi del fashion usa la piattaforma SAP per gestire il ciclo attivo (ordini cliente e spedizioni) e la parte di finance, lasciando le divisione di procurement e produzione su sistemi diversi. È ora di invertire questa rotta per essere più efficaci ed esplorare i numerosi vantaggi che la tecnologia SAP offre al settore, poiché in grado di coprire tutte le esigenze nei processi di approvvigionamento e produzione”.
SAP garantisce una piattaforma tecnologica unica e integrata che permette all’azienda di scalare, integrare ed estendere le proprie applicazioni aziendali in linea con lo sviluppo dell’azienda, fornendo un’automazione intelligente in tutti i processi di business end-to-end al fine di operare come un unico sistema dove i dati sono gestiti in modo preciso e puntuale.
LuxryUp insieme ad Altea UP e SAP si posiziona come valido player nell’industria del fashion grazie all’investimento su una tecnologia che offre uno dei migliori ERP moda in grado di soddisfare ogni esigenza aziendale, inclusa la sfida dell’omnicanalità.